| Era un settembre di quelli in cui l'estate pare non dover mai finire. Le cinque miglia del lungomare di Royal-les-Eaux, dietro il quale si stendevano prati ben tenuti, ravvivati ad intervalli da aiuole tricolori di salvia, alisso e lobelia, erano rallegrate dalle bandiere e, sulla spiaggia più lunga della Francia settentrionale, le tende variopinte scendevano allegramente fino alla riva, in folti, redditizi battaglioni.
Ian Fleming
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Settembre è il mese della dolce malinconia, delle giornate piu’ corte, la resa dei conti dell’ennesima estate che ha tradito di nuovo le attese. E’ il mese del sole che muore prima, il mese dal sapore amaro che ti lascia in bocca qualcosa che finisce. Le spiagge vuote e gli ombrelloni chiusi, il mare che si muove mentre ci piove dentro, sulla spiaggia solo impronte che rimangono nella memoria di chi si salva ricordando una giornata di sole, non c’è onda del mare che possa far sparire un ricordo. E’ il mese che ti congeda dal sole che scalda, dall’aria tiepida, è il mese dei ricordi, delle ferite nel cuore.. settembre e le maniche lunghe la sera, quel senso di dispiacere dell’anima prima di tirare un lungo respiro ed entrare in apnea nell’inverno. Settembre e il mal di pancia per la ripresa delle scuole, col diario nuovo ma ancora niente da scriverci sopra. La storia si fara’. Il primo di 4 mesi che finisce in “bre”, come fosse un marchio registrato che ti porta alla neve. L’estate è calda anche d’inverno, e mentre la stai salutando, la stai gia’ aspettando.
Luca
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C’è un proverbio che dice: “Dovrebbe sempre essere settembre”. Un mese mite, dolce, venato appena di nostalgia, di una sottile malinconia. Un mese che i poeti sentono vicino al loro cuore. DR
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SETTEMBRE Già l’olea fragrante nei giardini d’amarezza ci punge: il lago un poco si ritira da noi, scopre una spiaggia d’aride cose, di remi infranti, di reti strappate. E il vento che illumina le vigne già volge ai giorni fermi queste plaghe da una dubbiosa brulicante estate. Nella morte già certa cammineremo con più coraggio, andremo a lento guado coi cani nell’onda che rotola minuta.
VITTORIO SERENI, da “Frontiera”, 1941
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SETTEMBRE
Chiaro cielo di settembre illuminato e paziente sugli alberi frondosi sulle tegole rosse
fresca erba su cui volano farfalle come i pensieri d’amore nei tuoi occhi
giorno che scorri senza nostalgie canoro giorno di settembre che ti specchi nel mio calmo cuore.
ATTILIO BERTOLUCCI, “Sirio”, 1929
Edited by lionella - 2/9/2016, 17:21
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