Glossario del terremoto: spiegazione e foto

Magnitudo: è la misura dell'energia meccanica prodotta da un sisma. Quando avviene un terremoto, infatti, la terra trema a causa delle onde sismiche prodotte e queste ultime vengono appunto rilevata dai sismografi che ne indicano la grandezza, cioè la magnitudo. Di norma un terremoto è forte quando supera il valore di 4,5 di magnitudo. Il terremoto più forte mai registrato dai sismografi è avvenuto in Cile e ha avuto una magnitudo con valore di 9,5.

Epicentro e ipocentro: l'ipocentro è il punto esatto sotto la crosta terrestre in cui si sprigiona la scossa sismica. Direttamente collegato con l'ipocentro è il più noto epicentro, cioè il punto sulla superficie terrestre da cui il sisma parte. Esso è esattamente in verticale sopra l'ipocentro, il quale come detto può situarsi però a differenti profondità sotto terra....

Intensità: l'intensità di una scossa sismica non va confusa con la magnitudo, seppur ne venga influenzata. L'intensità, infatti, si riferisce al rapporto tra la potenza della scossa di terremoto e la superficie colpita....

Profondità: il terremoto è l'oscillazione della crosta terrestre generato dalle forze di natura tettonica che agiscono costantemente all'interno della crosta terrestre provocando la liberazione di energia in un punto interno della Terra detto ipocentro. Questo ipocentro, cioè il punto da cui parte il terremoto, può trovarsi a differenti profondità sotto terra. Più l'ipocentro si avvicina alla superficie terrestre maggiore è l'effetto devastante del terremoto sulla superficie stessa e, dunque, minore è la profondità più il terremoto viene percepito, anche a parità di magnitudo.

Gradi Richter: è la scala con cui viene misurata la magnitudo locale. Essa indica l'ampiezza massima registrata da un sismografo durante un sisma. E la scala comunemente usata per calcolare la potenza di un terremoto e in Italia ha sostituito da qualche anno la scala Mercalli. Quest'ultima, infatti, non calcola la forza del terremoto, piuttosto evidenzia gli effetti dello stesso. Quindi, per fare un esempio, due terremoti con uguale scala Richter avrebbero un differente valore in quella Mercalli se avvenissero in una zona non popolosa o in una ad alta densità, con molte case e, di conseguenza, maggiori danni.

Placca e faglia: la placca è l'arma in mano agli scienziati e alle persone di buon senso per smentire i teoremi complottistici di chi vede nei terremoti il risultato di esperimenti nucleari, trivellazioni, esplosioni programmate o altre amenità del genere. La Terra, infatti, in origine era formata da un unico corpo emerso che nel corso dei millenni si è staccato creando i continenti. Le placche, nominate proprio in base ai continenti, sono formate dalla crosta terrestre e dalla litosfera, cioè quella parte di Terra che ha una profondità di circa 100 km. Come detto, con il raffreddamento del pianeta, milioni di anni fa, le placche si sono staccate portando alla deriva dei continenti. La tettonica delle placche è lo studio che spiega i movimenti della crosta terrestre e delle placche, movimenti che sono alla base degli eventi sismici. Durante gli eventi sismici le rocce sono sottoposte a stress e si deformano, causando le cosiddette faglie.

Sciame sismico: lo sciame sismico non va confuso né con le scosse d'assestamento né con la sequenza sismica. Quest'ultima ha una tempistica ristretta, ma coinvolge territori più ampi, mentre le scosse di assestamento sono scosse sismiche successive a una prima scossa nettamente più forte. Lo sciame sismico, invece, un fenomeno naturale caratterizzato da una lunga sequenza di scosse sismiche di lieve e media intensità, che può durare fino a diversi mesi e localizzato in una determinata zona. Lo sciame sismico, di norma, non produce scosse devastanti, ma purtroppo a oggi – e anche questo dovrebbe mettere a tacere alcuni preconcetti usciti in questi giorni – è impossibile prevedere il sopraggiungere di un «mainshock», cioè una scossa importante, in presenza di sciami sismici.

Onde sismiche: le onde sismiche sono onde meccaniche generata dai terremoti che sfruttano le proprietà elastiche della terra per propagarsi. Le onde sismiche si dividono in onde di corpo e in onde superficiali. Le prime sono quelle prodotte dall'ipocentro e riguardano lo spostamento oscillatorio nel sottosuolo. Le onde di superficie, invece, sono la risultanza delle onde di corpo e, quindi, spesso si avvertono qualche tempo dopo il sisma nell'ipocentro. Se la velocità delle onde superficiali è inferiore a quella di quelle di corpo, la sua ampiezza è maggiore e, dunque, anche l'energia associata alle stesse.

Liquefazione delle sabbie: la liquefazione delle sabbie è il comportamento dei suoli sabbiosi che passano improvvisamente da uno stato solido a uno fluido. Esso avviene per l'aumento della pressione interstiziale, fenomeno che si verifica durante un sisma. Il risultato è lo smottamento del terreno e se vi sono edifici costruiti su un terreno sabbioso essi subiscono affondamenti e ribaltamenti....

Radon: il Radon è un gas nobile e radioattivo ed è la base dei teoremi del presunto sismologo Gianpaolo Giuliani, in questi giorni molto sostenuto da Beppe Grillo. Secondo lo scienziato e il comico, infatti, i terremoti potrebbero venir previsti; su questa base, i due sferrano attacchi alla comunità scientifica accusandola di non dare credito alla teoria. In verità la possibilità di utilizzare il gas Radon come precursore sismico, cioè in grado di prevedere un terremoto, viene studiata da decenni. La teoria alla base di quest'idea è che monitorando il Radon accumulato nelle rocce, e che si libera non appena le tensioni sotterranee si avvicinano a una soglia critica, potrebbe avvertire con diverse ore di anticipo sull’imminenza di un fenomeno sismico. Il problema, che Giuliani e Grillo fanno finta di ignorare, è che a oggi nessuna ricerca ha dimostrato con certezza la relazione tra causa ed effetto del Radon in caso di eventi sismici

Prevedere un terremoto: prevedere un terremoto, soprattutto in presenza di uno sciame sismico, è difficile se non impossibile. Le ricerche, come quelle sul Radon, non danno ancora garanzie certe. Oltre alla teoria sul gas, però, sono diversi gli scienziati e i geologi convinti che si potrà, prima o poi, prevedere un terremoto studiando costantemente gli scarti e le deformazioni superficiali del terreno di pochi millimetri in tempo reale. Ma, come detto, al momento è tutta teoria e speculazione; in realtà prevedere un terremoto è impossibile.

Raffaele Bendandi: uno dei guru che sta riscontrando maggior successo mediatico è Raffaele Bendandi, teorico dei terremoti. Autodidatta, non ha mai pubblicato alcun testo scientifico e tutte le sue teorie sono state smentite da geologi e geofisici. Eppure le sue teorie sulla natura dei terremoti e sulle cause che li provocano hanno avuto molta fortuna mediatica. In particolare la famosa previsione di un terremoto a Roma l'11 maggio del 2011 (Bendandi è morto nel 1979, ndr.) divenne un evento mass mediatico, spinto dalla forza del web e dei social network, ma venne smentito dai fatti.