Le notti brave sono un classico dei giovani di età compresa fra i 20 ed i 30 anni. Ma una vita ‘spericolata’, senza orari (anche dal punto di vista alimentare), può comportare problemi al fisico, nonostante si sia molto giovani?
In realtà sì, soprattutto se le notti brave sono una costante quotidiana o quasi. Uscire e darsi alla pazza gioia un paio di volte a settimana non è nocivo, ma se diventa una consuetudine, allora l’organismo ne risentirà, in negativo.
Lo studio in questione è stato svolto da un’Università degli Stati Uniti, la Northwestern University Feinberg School of Medicine, che ha seguito per circa venti anni un gruppo 3.000 di persone di 24 anni all’inizio del test.
Alla fine della ricerca, i ragazzi, ormai adulti hanno avuto problemi più o meno seri a seconda del tipo di vita condotta: quelli che hanno mantenuto uno stile di vita sano, il 24,5%, presentavano un basso rischio di problemi cardiovascolari, mentre chi ha preferito una vita di bagordi e di notti brave, non necessariamente fino a 40 anni (anzi molti solo entro i primi 30), si è ritrovato con un organismo indebolito e più esposto a rischi di natura cardiocircolatoria.
Questo è un monito per le nuove generazioni, che non devono rinunciare a divertirsi, mantenendo però un certo rigore e consapevolezza delle conseguenze di una vita troppo sregolata.
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