Un potente anticorpo è in grado di proteggere l'organismo da tutti i virus influenzali conosciuti a partire dall'influenza del 1918: lo rivela uno studio condotto dai ricercatori del San Raffaele.
Non si tratta di un mero caso ma di geni: conoscete qualcuno che non prende mai l’influenza o siete tra i fortunati che non si ritrovano mai costretti a passare giorni interi a letto tra starnuti e mal di testa? Ebbene, coloro che non si ammalano anche se sottoposti ad intense esposizioni al virus godono, effettivamente, di un aiuto in più da parte del proprio organismo.
In alcuni individui, infatti, il sistema immunitario riesce ad attaccare il virus influenzale, neutralizzandolo grazie ad un potente anticorpo; una caratteristica, in verità, assai poco diffusa, una prerogativa di pochi, ma che potrebbe aprire la strada ad una nuova generazione di farmaci, capaci di stimolare questi invincibili anticorpi anche in coloro che normalmente non li producono.
Questo quanto dimostrato dai ricercatori dell’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano guidati dai professori Massimo Clementi e Roberto Burioni, i quali hanno lavorato allo studio del sistema immunitario di un individuo che sosteneva di non essere mai stato colpito dall’influenza, anche dopo essere stato a stretto contatto prolungato con persone ammalate.
Gli scienziati sono riusciti a clonare i geni che codificano l’anticorpo, scoprendo in esso una sorprendente e, mai prima d’ora conosciuta, potenza: la molecola sarebbe capace di agire, bloccando quasi tutti i virus che hanno colpito l’umanità nell’ultimo secolo, a partire dalla terribile febbre spagnola, che nel 1918 uccise milioni di persone nel mondo, fino ai più recenti ceppi pandemici di suina ed aviaria.
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