Roma, dalle polveri di un asteroide caduto in Australia nel 1969 ricostruiti i "mattoni" del Dna
Come o che cosa ha portato la vita sulla Terra? La risposta, a una delle domande più complesse che la scienza si sia posta, potrebbe arrivare da una ricerca condotta da un gruppo italiano e statunitense (coordinato da Ernesto Di Mauro, dell'Università La Sapienza di Roma e da Raffaele Saladino, dell'Università della Tuscia). Secondo questo studio infatti la "vita" potrebbe provenire da un asteroide: gli "ingredienti" per la "ricetta della vita" sono stati infatti ricreati a partire dalle polveri di un meteorite caduto in Australia nel 1969.
Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Origin Of Life and Evolution of Biospheres, ha visto i ricercatori far reagire in laboratorio le polveri del meteorite di Murchison con acqua e formammide: il risultato sono state alcune delle sostanze ritenute alla base della vita, ovvero acidi carbossilici, basi azotate (adenina e citosina), amminoacidi e basi nucleiche, tutti elementi che costituiscono i "mattoni" del Dna.
Il meteorite di Murchison è di tipo carbonaceo, è molto primitivo ed è uno dei più studiati. E' anche alla base della recente scoperta, in linea con il risultato italiano, pubblicata sulla rivista dell'Accademia delle Scienze Americana (Pnas) secondo cui sui meteoriti, c'è un vero e proprio kit per fabbricare gli organismi viventi.
"Abbiamo ottenuto la generazione spontanea di ingredienti centrali per la vita: i mattoni che compongono il Dna e l'Rna e i componenti delle proteine, mancano solo le reazioni successive perché si formi la vita", ha spiegato Di Mauro
L'origine della vita sulla Terra si deve quindi all'impatto fra il nostro pianeta e uno o più meteoriti? Non è detto, queste stesse reazioni ottenute con le poveri del meteorite di Murchison, ha spiegato Di Mauro, possono essere ottenute con polveri di minerali presenti sulla Terra, quali zirconi, dorati e fosfati, e dimostra che la vita potrebbe essere nata sulla Terra anche senza l'apporto dei meteoriti, ma da reazioni spontanee di questi minerali in presenza di calore e raggi ultravioletti.
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