Il sale è una delle sostanze più utilizzate nelle nostre cucine. La maggior parte delle persone è portata a pensare che il cibo senza sale sia meno appetibile. Addirittura nei tempi antichi il sale era considerato un bene di lusso ed il suo uso era limitato alla nobiltà. Al giorno d’oggi, invece, è un bene a basso costo ed è aggiunto su quasi tutti i cibi per insaporirli. Nonostante il sale svolga un ruolo fisiologico fondamentale per il corpo umano, regolando l’omeostasi dell’acqua, un uso eccessivo può causare o aggravare malattie come l’ipertensione, l’insufficienza cardiaca e le condizioni dei reni.
Molte persone, quindi, che soffrono di questo tipo di patologie, pensano che se ne deve fare completamente a meno. Ma è giusto fare così? Secondo quanto affermato dal professor Jacques Snyman, intervenuto su Resolution Health Medical Scheme, al contrario, troppo poco sale non è una buona cosa. La regola generale è di non aggiungere sale agli alimenti e limitare l’assunzione di alimenti altamente trasformati (come i prodotti a base di carne), che hanno un alto contenuto di sale.
Coloro che soffrono di pressione alta, che hanno avuto un infarto o soffrono di malattie renali hanno bisogno di consultare i medici per stabilire il corretto apporto di sale in quanto ciò potrebbe essere diverso da paziente a paziente ed è anche influenzato dal tipo di farmaco prescritto.
L’ipertensione è una patologia da non sottovalutare ma da tenere sotto stretto controllo; non a caso è spesso definita un killer silenzioso in quanto è un fattore di rischio per quasi tutte le condizioni cardiovascolari. Aggrava o può essere l’unica causa di insufficienza cardiaca; inoltre accelera lo sviluppo di aterosclerosi che può scatenare un infarto.
Oltre a ridurre la quantità di sale nella dieta, l’esercizio fisico e la riduzione del peso possono anche ridurre la pressione sanguigna di altri 10 mmHg evitando il trattamento farmacologico in alcuni casi lievi di ipertensione. Troppo spesso però, purtroppo, ci affidiamo alla medicina senza investire alcuno sforzo da parte nostra in termini di cambiamento del nostro modo di vivere.
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