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SANTUARIO DELLE TRE FONTANE SANTE

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view post Posted on 4/3/2021, 19:23
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Santuario della Madonna delle
Tre Fontane Sante

- 1229 -

- Trafoi (BZ) - Alto Adige -

- Sud-Tirolo -


A Spondigna, in Val Venosta, si dirama lastrada dello Stelvio che porta nella valle di Trafoi. In fondo a questavalle, in una solitudine incantevole, si trova il santuario della Madonnadelle Tre Fontane Sante. Esso dista dal paesino di Trafoi trenta minuti apiedi circa e cinque in macchina.

La passeggiata lungo questa valle di altamontagna è assai suggestiva. Montagne gigantesche coperte di ghiacciai enevi si elevano avanti al viandante e man mano che si procede, si fannosempre più maestose. Specialmente il Madaccio, che si fa presente come unenorme cono di roccia scura, domina lo scenario. Ai suoi fianchi scendonoi ghiacciai fino a valle, dove si incontrano con pini, mughi e cembri.Forse in nessuna altra valle delle Alpi il bosco verdeggiante si trovacosì vicino alla neve eterna. Ad est della valle si innalza al cielo lacresta Tabaretta corrosa dalle acque, screpolata e piallata dai ghiacciairetrocedenti. Alla sua fine troneggia maestoso l'Ortles coi suoi 3902 mt. Di tanto in tanto dai grossi strati dighiaccio, che si spingono in avanti sopra le pareti altissime dell'Ortles,si staccano grossi blocchi frantumandosi per scendere come valanghetuonanti. E' magnifico passeggiare nella valle attraverso il boscosilenzioso. In basso mormora il torrente. Il bosco ed il sottoboscocombattono qui continuamente contro le forze della natura. Il torrente inpiena strappa le zolle erbose, le valanghe sradicano alberi, ciònonostante nuove piantine verdi spuntano sempre di nuovo fra le pietre ele radici si aggrappano alle rocce ruvide.

Il santuario si trova ai piedi dell'Ortles,su una stretta striscia erbosa, vigilata da abeti giganteschi. E' in unluogo incantevole, meravigliosamente silenzioso e gradevole in un ambienteunico fra montagne maestose e selvagge.

Storia dell'origine del Santuario

Ricercatori e studiosi suppongono, etradizioni confermano, che il luogo dove ora sorge il santuario delle TreFontane Sante era frequentato anticamente dai Druidi celtici i qualiistruivano i loro successori.

Inuna descrizione di S.Enodio, Vescovo di Pavia (morto nel 482), si leggeche un S.Antonio fuggì da Bormio al momento in cui avrebbe dovuto divenireprete, salì lungo la Val Furva per raggiungere il maso Milanz (la collinadel paese di Tarces). Trovò due eremiti e si unì a loro fermandosi finoalla morte di questi. (P. Sebastiano Heinz - I celti in val Venosta -1895). Già prima di Cristo, allora qui esisteva un posto di cultopagano e nell'epoca del cristianesimo vissero eremiti cristiani. Se leannotazioni di S.Enodio sono veritiere, il Santuario delle Tre Fontanesarebbe uno dei più antichi dell'Alto Adige.

Questo santuario dispone di due fonti digrazia: l'acqua miracolosa e l'Immagine miracolosa della Madonna. Undocumento della metà del 18° secolo, che purtroppo non è più completo,racconta la seguente leggenda sull'origine del Santuario cristiano.

Nel 1229 il pio pastore di nome Moritz, videtre getti d'acqua uscire improvvisamente dalla roccia e ciascuno portavacon sé una croce. Il documento dice: "In veritàgli angeli sono scesi dal cielo ed hanno portato tre croci". Nell'incanto dell'avvenimento il pastore afferrò una delle croci e,tenendola nella mano destra, disse: "Offro questacroce alla parrocchia di Stelvio di S.Ulrich". Ancora oggi aStelvio la croce viene portata nelle processioni, per tradizione,sull'asta della bandiera dei giovani scapoli. "L'altra croce la offro", così continuò il pastore, "al convento di S.Giovanni Battista a Monastero (Mustair,in Svizzera)". Mentre il pastore pensava a chi potesse offrirela terza croce, questa sparì tra le acque.

Tre_Fontane4


Sopra il quadro la traduzione initaliano dice:
"Nell'anno 1229 ilpastore Moritz vide tre getti d'acqua prorompere dalla rocciaciascuno portando seco una croce di legno. Due croci il pastore potéafferrare, la terza sparì tra i flutti".


In basso, ai piedi del Cristo, la roccia dalla quale sgorgano le Tre Fontane Sante.


Nella chiesa del santuario c'è un quadrovotivo del 1693 che illustra la leggenda. Si vede un pastore con due crociin mano, mentre la terza viene portata via dall'acqua. Da questo miracolodelle acque con le tre croci ebbe origine il Santuario delle Tre FontaneSante di Trafoi. Il credo popolare attribuisce miracolosi effetti a questeacque, però bisogna bere da tutte e tre le sorgenti.

L'originedell'Immagine Miracolosa

ed il

Miracolo del Sangue

Tre_Fontane


Nello stesso periodo della comparsa dellesorgenti alle Tre Fontane, in Val Monastero viveva il sacerdote Johannesde Grava, il quale nel 1228 acquistò un pezzo di terreno a S.Maria (ValMonastero) e vi costruì una cappella dedicata alla Madonna, un conventinoed un ospizio per viaggiatori che passavano il Passo del Forno e l'Umbrail.

Questo Johannes ha anche da fare con ilmiracolo del sangue che avvenne nel monastero, quando era badessa Adelheid(1221-1223). A questo miracolo il Santuario delle Tre Fontane devel'immagine miracolosa della Madonna. Il giovedì Santo, la monaca Agnes vonSinz, si accostò alla Santa Comunione, ma sentendosi legata si ritirònella sua cella con l'ostia sulla lingua e la nascose nel suo velo. Quandopiù tardi lo aprì, vide l'impronta di un bambino insanguinato. Piena diterrore confessò il suo peccato al padre del convento, Johannes de Grava.Secondo le tradizioni, anche il confessore avrebbe avuto parte a quelpeccato. Per fare penitenza tutti e due fuggirono insieme a Gomagoi. Lassùsi diresse nella selvaggia (in quel tempo) Valle di Solda, dove conclusela sua vita in severa penitenza.

Secondo un'altra tradizione, la suora sarebbe nuovamente ritornata almonastero. Padre Johannes de Grava portò con sé nella Valle di Trafoi ilvelo miracoloso e probabilmente l'effige della Madonna miracolosa diorigine di S.Maria. Padre de Grava condusse qui una vita di severapenitenza come eremita e tornò poi al monastero. Nel 1494, durante leguerre dell'Engadina, un incendio distrusse il velo miracoloso ed ilconvento di Monastero (Mùstair).

L'Apparizionedella Madonna
"Taglia pure, ma non tagliare Me"


Dopo la morte dell'eremita de Grava, illuogo del suo operato venne dimenticato dai pochi abitanti della valle. Mala Madonna, non senza motivo, aveva scelto questo luogo per elargire leSue grazie divine.

La tradizioneracconta una leggenda sul ritrovamento dell'Immagine Miracolosa. Un poverotaglialegna volle abbattere un albero nei dintorni ove aveva vissuto padrede Grava. Ai primi colpi di scure, uscì una voce dalla pianta: "Taglia pure, ma non tagliare Me". L'uomo si spaventò e, sentendosi in vicinanze celesti, si gettò inginocchio. Quando osò alzare gli occhi, vide il volto amabile dellaMadonna. Sull'albero fra i rami, c'era l'Immagine della Madonna, cheancora oggi si venera nel Santuario. In questo luogo subito dopo questoavvenimento venne costruita una piccola cappella in legno. In seguitomolti devoti vennero ad ammirare la Madonna ritrovata miracolosamente. Lacronaca parla di una processione del 1526 e della decisione di costruireuna cappella in muratura. Ma ciò avvenne soltanto cento anni dopo, quandofu costruita la cappella di Loreto (1645), che ancora oggi si trovadavanti alla chiesetta. (...)

http://www.mariadinazareth.it/www2005/Appa...ne%20Trafoi.htm
 
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