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I pesciolini che sostengono le barriere coralline

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view post Posted on 27/5/2019, 10:41
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I pesciolini che sostengono le barriere coralline



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Un esemplare di Ecsenius stictus, un blennide che vive nella barriera corallina australiana (Tane Sinclair-Taylor)



Sono i pesci criptobentonici, che da adulti raggiungono lunghezze di pochi centimetri, il segreto che permette la sopravvivenza dell'incredibile varietà di pesci delle barriere coralline e che potrebbe rivelarsi determinante per la ripresa di quell'ecosistema

Le barriere coralline ospitano un’incredibile varietà di pesci, ma sono situate in zone povere di nutrienti.

Questa stranezza era già stata sottolineata dal padre delle teoria dell’evoluzione delle specie, tanto da essere chiamata “il paradosso di Darwin”. "I biologi marini si sono chiesti a lungo come possano sopravvivere ecosistemi così diversificati pur trovandosi in pratica in un deserto marino”, osserva Simon Brandl, ricercatore della Simon Fraser University e primo autore dello studio pubblicato su “Science” in cui è finalmente spiegato l’enigma.

Ad alimentare le popolazioni delle barriere coralline sono i pesci criptobentonici, che comprendono le famiglie dei gobidi, conosciute comunemente come ghiozzi, dei blennidi, o bavose, e degli apogonidi, o pesci cardinale. Queste creature, che da adulte raggiungono lunghezze di pochi centimetri, hanno un ciclo velocissimo di vita e morte, e costituiscono il 60 per cento delle riserve di cibo dei pesci più grandi.

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Esemplare di Eviota guttata, una specie di ghiozzo diffuso nell'Oceano indiano (Tane Sinclair-Taylor)



I ricercatori hanno studiato i pesci criptobentonici in vari siti del Belize, della Polinesia francese e dell’Australia, studiando in particolare le larve di quelli che vivono nelle barriere coralline. Nella maggior parte delle specie, le larve si disperdono in mare aperto, dove difficilmente riescono a sopravvivere, ma Brandl e colleghi hanno scoperto che quelle dei pesci criptobentonici si comportano in modo diverso: le larve rimangono vicine alle barriere dove vivono i genitori, aumentando le proprie chance di sopravvivenza. A essere mangiati però sono gli esemplari adulti, sostenendo la crescita dei pesci più grossi.

Il dato interessante è che, invece di scomparire, le popolazioni di pesci criptobentonici sembrano prosperare malgrado la predazione costante.

"Abbiamo scoperto che le larve di pesci criptobentonici dominano le comunità larvali delle barriere coralline, fornendo un flusso continuo di nuove generazioni di piccoli pesci che rappresentano una fonte alimentare per le altre creature della barriera”, ha commentato Carole Baldwin, coautrice dello studio e curatrice della sezione pesci dello Smithsonian's National Museum of Natural History. "È incredibile che questi pesci contribuiscano in modo così importante alla vita delle barriere coralline: sono così piccoli che il significato profondo della loro presenza è sempre stato sottovalutato”.

Lo studio è iniziato nel 2015, e i dati dimostrano che oggi questi pesciolini sono ancora più importanti di prima. Le barriere coralline hanno subito infatti un drammatico deterioramento per effetto dell'inquinamento e dell'acidificazione dei mari, e i pesci criptobentonici potrebbero essere una delle risorse fondamentali della loro ripresa. (red)

https://www.lescienze.it/news/2019/05/25/n...alline-4417900/
 
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