YAQUI

La pioggia che dissolve gli anelli di Saturno

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 28/12/2018, 19:42
Avatar

Millennium Member

Group:
moderatore globale
Posts:
110,203
Location:
Piemonte

Status:


La pioggia che dissolve gli anelli di Saturno



000215710-dc0d51e6-eda0-440b-bd48-64a0ce9dca49



I caratteristici anelli del pianeta sono formati da grani di ghiaccio di dimensioni variabili, che possono caricarsi elettricamente ed essere attratti del campo magnetico di Saturno. Questa pioggia di particelle ghiacciate consuma gli anelli a un ritmo così elevato che potrebbero scomparire nell'arco di 100 milioni di anni(red)

Gli anelli di Saturno si stanno dissolvendo. Il processo era già noto, ma un nuovo studio pubblicato su “Icarus” da James O’Donoghue del Goddard Space Flight Center della NASA e colleghi ha mostrato che il tasso con cui avviene è quasi il più elevato possibile tra quelli stimati con osservazioni effettuate dalle sonde Voyager 1 e 2 della NASA decenni fa. Gli autori ne hanno quindi concluso che gli iconici anelli di Saturno potrebbero scomparire nell’arco di 100 milioni di anni.

Gli anelli sono formati principalmente da frammenti di ghiaccio che possono variare dalle dimensioni di polveri microscopiche a masse di alcuni metri.

Le particelle più piccole possono acquisire carica elettrica per effetto della luce ultravioletta del Sole o del bombardamento di micrometeoriti sugli anelli, finendo per risentire del campo magnetico del pianeta.

Di conseguenza, l’equilibrio delle forze in gioco può cambiare repentinamente, e la gravità di Saturno finisce per attrarre i frammenti di ghiaccio lungo le linee di campo magnetico negli strati più alti dell’atmosfera: qui passano allo stato di vapore, interagendo con molecole elettricamente cariche, o ioni, mantenendole nello stato ionizzato per un tempo più lungo del normale.

Quando sono eccitati dalla luce solare, questi ioni emettono radiazione elettromagnetica nello spettro infrarosso: osservando questa luce con i telescopi gemelli Keck, situati in cima al vulcano Mauna Kea, nelle Isole Hawaii, O’Donoghue e colleghi sono riusciti a stimare l’intensità della “pioggia” di grani di ghiaccio dagli anelli verso il pianeta.

I risultati sono in accordo con i valori del tasso di pioggia, incredibilmente elevati, stimati nel 1986 da Jack Connerney del Goddard Space Flight Center della NASA in un articolo pubblicato su “Geophysical Research Letters”.

La nuova ricerca fornisce anche preziose indicazioni per chiarire il meccanismo di formazione degli anelli. I modelli in competizione sono due: il primo prevede che si siano formati insieme con il pianeta, il secondo che siano stati acquisiti in un’epoca successiva.

In questo secondo scenario, gli anelli si sono formati quando piccoli satelliti ghiacciati in orbita intorno a Saturno si sono scontrati, forse a causa del fatto che le loro orbite sono state perturbate dall’attrazione gravitazionale di un asteroide o una cometa in transito. La ricerca indica che gli anelli si dissolvono rapidamente, e favorisce quindi questo secondo scenario, indicando che è improbabile che siano più vecchi di 100 milioni di anni.

“Siamo fortunati nel vedere il sistema di anelli di Saturno a metà del loro ciclo di vita”, ha spiegato O’Donoghue. “Tuttavia, se gli anelli sono temporanei, forse ci siamo persi altri sistemi di anelli intorno a pianeti giganti come Giove, Urano e Nettuno, che adesso sono presenti solo in forma accennata”.

http://www.lescienze.it/news/2018/12/20/ne...anelli-4233202/
 
Top
0 replies since 28/12/2018, 19:42   14 views
  Share