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L’intelligenza artificiale di DeepMind riconosce più di 50 malattie oculari

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view post Posted on 3/9/2018, 09:55
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L’intelligenza artificiale di DeepMind riconosce più di 50 malattie oculari



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Il software utilizza il deep learning per diagnosticare le malattie. Allo stesso tempo, l’intelligenza artificiale è anche in grado di consigliare il trattamento più adeguato

MARCO TONELLI

AlphaGo e AlphaGo Zero , in grado di battere gli esseri umani al gioco da tavolo cinese Go (la seconda poi, imparando da se stessa), sono le tecnologie più celebri mai sviluppate da DeepMind. La compagnia del gruppo Alphabet però, sta lavorando da tempo anche a progetti per il settore sanitario. Realizzato in collaborazione con i ricercatori dell’ospedale oculistico di Moorfield e dell’University College di Londra, il software di DeepMind utilizza il deep learning per diagnosticare più di 50 patologie oculari. Allo stesso tempo, l’intelligenza artificiale è anche in grado di consigliare il trattamento più adeguato.



Il programma utilizza gli algoritmi per individuare gli aspetti comuni (i quali vengono poi associati alle diverse malattie) delle scansioni 3D degli occhi dei pazienti. Quest’ultime, sono scansioni comunemente usate nella diagnosi. Si tratta di immagini realizzate secondo la tecnica della tomografia a coerenza ottica. Uno strumento medico molto importante, perchè permette l’identificazione precoce della patologia, in modo da poter salvare la vista al paziente. Fino a questo momento ad analizzarle erano degli esseri umani, ora può farlo anche un’intelligenza artificiale.



Per raggiungere questo obiettivo, il software è stato addestrato con almeno 15 mila scansioni, provenienti da 7500 pazienti. I dati immagazzinati però, sono stati arricchiti anche da vere diagnosi realizzate da medici. Grazie a queste, il programma ha imparato a identificare i diversi elementi anatomici dell’occhio e a raccomandare un trattamento. Infine, in un test realizzato con 8 dottori umani, il 94% delle diagnosi del software è uguale a quelle fatte dai sanitari in carne ed ossa.



Nonostante lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate, di cui il software di DeepMind è solo un esempio, molti esponenti della comunità scientifica sono preoccupati dall’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle pratiche di cura. A incutere timore, è la capacità delle AI di prendere decisioni sempre più autonome dagli esseri umani.

www.lastampa.it/2018/09/03/tecnolog...UxL/pagina.html
 
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