La maggior parte di noi non mangerebbe mai del cibo scaduto, e le ragazze stanno sempre molto attente anche ai trucchi. Per questo è davvero strano pensare che spesso, quando assumiamo dei medicinali, non facciamo minimamente caso alla data di scadenza. Uno dei più grossi miti da sfatare è proprio quello relativo a questa data.
Le aziende farmaceutiche non stampano una data di scadenza «approssimativa» sulla confezione dei farmaci. Prendere una pastiglia scaduta non solo significa che non otterrete l’effetto desiderato, ma anche che potreste averne uno sgradito.
«I farmaci si deteriorano», ha confermato il farmacista Richard Chooi alla rivista Cosmopolitan. «Le aziende farmaceutiche garantiscono che il medicinale sarà efficace fino alla data di scadenza sulla scatola».
La dose è orientativa
Falso. Non seguire le raccomandazioni del vostro medico potrebbe comportare grossi guai alla vostra salute, anche se si tratta della dose di una medicina apparentemente del tutto innocua per l’organismo. Delle semplici pillole per l’influenza, per esempio, possono scacciar via il raffreddore, ma danneggiare il fegato. Leggete sempre il foglietto illustrativo all’interno della confezione, soprattutto se state prendendo diverse medicine, perché è possibile che certi ingredienti siano presenti in più prodotti.
È bene tenere i farmaci in bagno
Anche questo è falso. Saranno stati i film di Hollywood a inculcarci questo mito, ma è del tutto sbagliato. Solitamente il bagno è un posto caldo e umido, e queste due condizioni solo le peggiori in assoluto per la conservazione delle medicine. Cercate piuttosto un luogo della casa che sia asciutto e abbia una temperatura sempre inferiore ai 25 °C.
Se ne rimane, si può usare ancora e ancora
Sbagliato. Usate solo le medicine appena prescritte e buttate via tutto quello che non utilizzate nel giro di un mese.
Va bene condividere se i sintomi sono uguali
Assolutamente no. Quando il vostro dottore vi prescrive un farmaco, è solo voi che ha in mente di curare. Proporlo a un amico o un parente può essere davvero pericoloso, perché ognuno di noi potrebbe avere una reazione diversa agli stessi medicinali.
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