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Simbologia e significato degli alberi

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view post Posted on 20/7/2013, 14:50
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Simbologia e significato degli alberi



acacia-laikipia-729204 Simbolicamente é la figura più diffusa in tutte le tradizioni religiose/esoteriche se solo si pensa che l' albero é presente sui 3 Livelli (Cielo, Terra, Inferni) collegando con le sue radici la morte, la vita terrena con il tronco e la vita futura (spirituale) con le foglie.

ACACIA
La durezza e al resistenza del suo legno le conferiscono un segno di forza e perennità, traducibile nel concetto della vittoria della vita sulla morte. Il suo tipico colore verde è il simbolo dell’esistenza e della vita. L’acacia rappresenta la saggezza e la rinascita. Nell’antichità era considerato il simbolo del legame tra il visibile e l’invisibile. Nella cultura egizia era l’albero iniziatico che simboleggia il passaggio dall’ignoranza alla conoscenza. Alcuni testi egizi narrano della nascita di dei sotto una acacia.


BOSSO
Il bosso è il simbolo dell’immortalità (significato attribuito soprattutto al cipresso e al tasso), fatto che spiega la sua presenza nei cimiteri e nelle opere funebri. Oltre al pino, il bosso era sacro alla dea romana Cibele, infatti i flauti suonati nelle feste in suo onore erano fatti di questo legno.

CANNA
Riproduzione vegetale dell’asse del mondo – nel senso di sostegno o di mediazione tra il mondo terreno e quello celeste o spirituale – per la sua tensione verticale. Il suo simbolismo, strettamente legato alla sua flessibilità, ha un significato positivo e uno negativo. Quello positivo indica la duttilità, qualità necessarie al saggio. Questo tratto è evidenziato dal fatto che la canna si piega, ma non si spezza. In senso negativo indica la mancanza di forza. Questa ambivalenza si ritrova nel significato diverso che assume la canna nella mitologia egiziana e in quella greco-romana. Nella prima, la canna è simbolo di fecondità, dunque consacrata alla vita, mentre, nella seconda è associata alla morte, essendo presente nelle acque stagnanti degli inferi.

CEDRO
Il cedro è il simbolo dell’immortalità e dell’eternità. È l’incarnazione della grandezza d’animo e di elevazione spirituale per l’altezza del suo fusto e dei suoi rami. Spesso le statue sacre sono scolpite in legno di cedro.

CIPRESSO
Il cipresso è il simbolo dell’immortalità come emblema della vita eterna dopo la morte, infatti lo si trova nei cimiteri. Per la sua verticalità assoluta, l’erigersi verso l’alto, il cipresso indica l’anima che si avvia verso il regno celeste. Nella Grecia antica è associato ad Apollo e Artemide. È l’albero di Ade, dio dei morti. Poiché il cupo fogliame del cipresso esprime malinconia e dolore, i sacerdoti di Ade se ne facevano delle corone e se ne cospargevano le vesti duranti i sacrifici. L’origine mitologica del cipresso è narrata nella leggenda greca di Ciparisso. Apollo, il dio del sole, si era invaghito della bellezza del giovane Ciparisso, che aveva per compagno un cervo addomesticato. Mentre un giorno si esercitava con l’arco, Ciparisso colpì mortalmente il cervo. Tanta era la sua disperazione da implorare a sua volta la morte. Apollo, commosso dal dolore del suo amato, lo trasformò in un albero al quale dette il nome di “cipresso”, e che diventò da allora il simbolo del lutto e dell’accesso all’eternità.

EDERA
Le sue foglie perenni ne fanno il simbolo dell’immortalità. Ma, per la sua natura invasiva, incarna la contaminazione del bene da parte delle forze del male. Nell’antichità greca, l’edera era consacrata a Dioniso, rappresentato sia con la fronte cinta di una corona di edera, sia con in mano un bastone adorno di edera. Anche il suo precettore, Sileno portava una corona di edera.

FICO
Albero e frutto sacro, il fico è l’emblema della vita, della luce, della forza e della conoscenza. Nell’antica Grecia, era l’albero sacro ad Atena, dea della saggezza e a Dioniso dio del vino. Platone ritiene il fico amico dei filosofi. Nella tradizione antica il fico riveste quindi un significato di immortalità e di abbondanza. Esso rappresenta anche l’asse del mondo, che collega la terra al cielo. Nell’antichità si praticava la sicomazia, un metodo di divinazione attraverso le foglie di fico. Come simbolo dell’abbondanza è legato alla fecondità. Il fico presiede alla nascita; secondo una leggenda induista il dio Vishnu e nato sotto ad un fico. Lo stesso vale per i fondatori di Roma, Romolo e Remo.

FRASSINO
Il frassino è il simbolo della fecondità in molte tradizioni. Una leggenda cosmogonia scandinava presentano il frassino Yggdrasil come il supporto originale del mondo, associandolo al mito della creazione. Infatti da esso ha origine sia il mondo superiore, sia quello inferiore. Quest’albero immensamente grande dispiega le sue radici fino nei mondi infernali e i suoi rami fino alle sfere celesti. Nella leggenda germano-scandinava quattro cervi brucano i suoi germogli mettendo in pericolo l’intero universo. Le tre Norne (nella mitologia germano-scandinava incarnano la saggezza, abitano nel frassino Yggdrasil e lo innaffiano ogni giorno perché possa continuare a crescere) sono poste a sua protezione.

GRANO
La pianta del grano simboleggia il ciclo delle rinascite. Poiché il cereale prima di nascere in primavera resta sepolto sotto terra, è l’analogia del passaggio dell’anima dall’ombra alla luce. Il grano è il simbolo della fecondità. Infatti nella mitologia Greca, Demetra la dea dei cereali e delle messi, è rappresentata con la fronte cinta da una corona di spine di grano. Demetra era l’iniziatrice dei misteri di Eleusi (questi misteri erano divisi in grandi e piccoli. I piccoli misteri erano una preparazione ai grandi misteri e si celebravano presso Atene. I misteri eleusini conferivano una sorta di noviziato. Dopo un certo lasso di tempo il novizio era iniziato ai grandi misteri, che erano tenuti di notte. In questi misteri le cerimonie erano collegate con l’evoluzione degli astri e il susseguirsi delle stagioni), illustrando l’alternarsi delle stagioni. Il ciclo vita-morte evocato dal grano traspare, con ugual significato, anche nell’immagine di Osiride, dio egiziano dei cereali e della morte.

MANDORLO
Il mandorlo è il simbolo della nascita e della resurrezione. È il primo albero a sbocciare in primavera e perciò simboleggia il rinnovarsi della natura, dopo la sua morte invernale. Il suo significato esoterico è strettamente legato al suo frutto, la mandorla. La mandorla è il segreto, il mistero che va conquistato rompendo il suo guscio, che protegge il seme. Alcuni riti sacri comportano il fare indigestione di mandorle, che si ritiene apportino sapienza. Infatti la mandorla, essendo nascosta, incarna l’essenza spirituale, la saggezza. La mandorla per la sua forma ovoidale è collegata alla matrice, come simbolo di fecondità, di nascita primordiale dell’universo. Come riproduzione dell’uovo cosmico, ha la caratteristica simbolica di rappresentare un spazio chiuso, protetto, delimita lo spazio sacro separandolo dallo spazio profano, essa forma così uno spazio chiuso; protettrice che separa il puro, l’originario, dall’impuro.

MANDRAGOLA
Pianta sacra, sia nella sua accezione positiva sia negativa: può dare la vita come la morte. Evocando il corpo umano, essa rappresenta la panacea, ma contiene anche una forza malefica. Si pensava che strapare una mandragola provocasse una morte istantanea. Questo perché la mandragola è lo strumento di Dio come del diavolo.

MELOGRANO
Pianta sacra, sia nella sua accezione positiva sia negativa: può dare la vita come la morte. Evocando il corpo umano, essa rappresenta la panacea, ma contiene anche una forza malefica. Si pensava che strapare una mandragola provocasse una morte istantanea. Questo perché la mandragola è lo strumento di Dio come del diavolo.

NOCE
La noce evoca il ternario sacro che presiede a ogni manifestazione: corpo (guscio), spirito (pellicola intorno al frutto) e anima (la polpa). La noce evoca il segreto protetto dagli sguardi dei profani grazie al suo involucro. Il noce era un albero profetico per i Greci.

PESCO
Albero anch’esso simbolo della primavera il cui frutto rappresenta l’immortalità, soprattutto per la cultura cinese.

PINO
Come tutte le conifere il pino essendo sempre verde simboleggia l’immortalità. Nelle leggende greche, oltre ad avere il significato di eternità, appare come albero sacrificale, l’albero del supplizio iniziatico.

PIOPPO
Il pioppo è un albero che troviamo speso lungo i viali dei cimiteri. Per i Celti rappresenta l’autunno, la vecchiaia e la decrepitezza. Per i greci è l’albero degli inferi.

SALICE
In oriente ha un simbolismo positivo, rappresentando l’immortalità, l’eternità e la spiritualità. Per questo motivo il suo legno è utilizzato per le statue, le colonne e gli elementi dell’architettura sacra. In occidente, invece, ha un significato negativo ispirato dai suoi rami che cadono al suolo, perciò è chiamato il salice piangente; i viali degli inferi nella mitologia greca, sono costeggiati da salici e pioppi, alberi che rivestono un significato analogo essendo entrambi collegati al lutto.

TASSO
Per la sua verticalità che lo innalza dritto verso il cielo e per il suo foglie perenne, incarna l’eternità e mostra alle anime la via del cielo. Per questo motivo è associato alla morte, ma come accesso ad una nuova vita.


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view post Posted on 20/7/2013, 15:19
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Molto interessante.....ma povero Tasso, associarlo alla morte, è così carino .....
 
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view post Posted on 20/7/2013, 16:01
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AMICIZIA...PECCATO SIA SULLA BOCCA DI TUTTI...MA NEL CUORE DI POCHI

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CITAZIONE (lionella @ 20/7/2013, 16:19) 
Molto interessante.....ma povero Tasso, associarlo alla morte, è così carino .....

condivido.....
 
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view post Posted on 20/7/2013, 19:43
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CITAZIONE (dani@la @ 20/7/2013, 17:01) 
CITAZIONE (lionella @ 20/7/2013, 16:19) 
Molto interessante.....ma povero Tasso, associarlo alla morte, è così carino .....

condivido.....

anch'io.... :huh:
 
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view post Posted on 20/7/2013, 22:45
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Curiosità : E' conosciuta da tempo immemorabile come pianta velenosa e per questo viene denominata "Albero della morte" ; il principio tossico, la tassina, è contenuto in tutte le sue parti ad eccezione della polpa dell'arillo.
 
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view post Posted on 21/7/2013, 10:24
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Questa non la sapevo :o: io ne avevo uno vicino a casa e lasciato senza potare, era proprio bello....e vedevo che gli uccellini si cibavano delle bacche rosse.
Lo abbiamo tolto e messo piante nane....ma specialmente d'inverno con la neve era molto molto bello.
 
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