Attorno al nucleo della Via Lattea orbitano circa 160 ammassi globulari, insiemi sferoidali di centinaia di migliaia di stelle che risalgono alle prime fasi evolutive dell’Universo. Uno dei più vicini alla Terra è Messier 4 (noto anche come M4 o NGC 6121), che si trova ad una distanza da noi di circa 7.200 anni luce in direzione della costellazione dello Scorpione. Questo oggetto brillante può essere visto facilmente con un binocolo, in prossimità della stella Antares, e con un piccolo telescopio amatoriale si possono distinguere alcune delle stelle che lo costituiscono.
Molte delle stelle che formano questo ammasso globulare sono state osservate utilizzando gli strumenti del telescopio VLT (Very Large Telescope) da 8,20 metri di diametro dell’ESO e ciò ha permesso di determinarne la composizione chimica e l’età. I nuovi risultati ottenuti per una stella di M4 sono stati sorprendenti. Le stelle negli ammassi globulari appartengono alla prima generazione e perciò non dovrebbero essere ricche di elementi chimici pesanti, in quanto si sono formate prima che il gas da cui hanno avuto origine si arricchisse in modo significativo di elementi più pesanti dell’elio. Questi, infatti, vengono sintetizzati durante l’evoluzione stellare e dispersi nello spazio quando una stella termina il suo ciclo vitale. Le stelle vecchie, con un’età dell’ordine della decina di miliardi di anni come quelle degli ammassi globulari, hanno quindi un minore abbondanza di elementi pesanti (bassa “metallicità”) rispetto alle stelle, come il Sole, che si sono formate più tardi. Questo, in effetti, è ciò che si trova, ma la sorpresa è stata che una delle stelle oggetto dello studio recente mostra un’abbondanza di litio molto superiore a quanto ci si aspettasse. Il litio è un elemento leggero raro che viene quasi completamente consumato nelle prime fasi evolutive di una stella: la fonte di questo litio è perciò misteriosa. Questa stella, una tra le migliaia osservate, sembra aver quindi scoperto il segreto dell’eterna giovinezza. In qualche modo è riuscita a mantenere il proprio litio originale, oppure ha trovato il modo di arricchirsi di questo elemento tramite un qualche meccanismo che per adesso è sconosciuto.
Nel seguente filmato, un rapido viaggio verso l’ammasso globulare M4.
